Posted On Marzo 4, 2021By RedazioneIn
Posted On Marzo 4, 2021By RedazioneIn
Posted On Febbraio 22, 2021By RedazioneIn
Il 13 gennaio 2021 è stato pubblicato dalla SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) e dalla SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni) un documento congiunto dal titolo “Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di covid-19” entrato a pieno titolo nel Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, che sottolinea l’importanza del rispetto delle Volontà della Persona sulle cure anche in una situazione di emergenza. Già nella premessa è infatti presente un richiamo all’ “importanza del rispetto dei diritti e delle volontà della singola persona” e fra i principi etici e giuridici è sottolineato il “rispetto dell’autodeterminazione” mediante un richiamo all’art. 32 della Costituzione e alla Legge 219 del 2017 recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Vi si afferma inoltre che per una valutazione globale “la volontà della persona malata riguardo alle cure intensive dovrebbe essere indagata prima possibile” […] per “evitare di sottoporre a triage persone che non desiderano ricevere cure intensive.” Libera Uscita accoglie con soddisfazione questo esplicito richiamo all’Autodeterminazione Terapeutica nell’emergenza Covid, che era stato oggetto di un nostro pressante invito concretizzatosi lo scorso novembre nella Dichiarazione ai Curanti (https://www.associazioneliberauscita.it/online/iniziative/comunicati/dichiarazione-per-la-propria-autodeterminazione-terapeutica-in-caso-di-grave-infezione-da-coronavirus/), ma ritiene che occorra anche promuovere la massima diffusione del Documento nella sua forma più semplice, affinché possa raggiungere il grande pubblico ed innescare quindi la sua traduzione nella pratica medica quotidiana. Maria Laura Cattinari Filippo D’Ambrogi Presidente Vice Presidente Modena 26 Gennaio 2021
Lo scorso marzo, nel pieno infuriare della prima ondata della pandemia, l’Associazione Libera Uscita aveva sottolineato come alcuni malati già molto avanti negli anni o con malattie pregresse, affetti da Covid-19 nella sua forma più grave, non avrebbero voluto essere ricoverati in terapia intensiva, preferendo lasciare un posto libero a chi, più giovane o in salute, poteva avere maggiori speranze di sopravvivenza. A distanza di appena sette mesi le stesse problematiche stanno drammaticamente riemergendo e anche oggi c’è chi, in caso di aggravamento delle proprie condizioni, chiederebbe piuttosto di essere assistito con una sedazione palliativa profonda continua fino alla fine, che di certo non si farebbe attendere troppo in un quadro di insufficienza respiratoria grave. In effetti, ancora molto spesso i malati anziani e affetti da molteplici altre patologie vengono sottoposti ad un accanimento terapeutico che non è comunque in grado di evitarne la morte o, nella migliore delle ipotesi, un lungo e travagliato percorso riabilitativo con esito frequentemente invalidante. Pare quindi doveroso ricordare che la legge 219/2017 consente a tutti di comunicare per tempo, al momento della diagnosi, se, in caso di grave insufficienza respiratoria, si desidera o meno essere trasportati in una terapia intensiva. Nessuna emergenza può far strame del diritto all’autodeterminazione sulle cure che con tanta fatica abbiamo ottenuto. Proprio per evitare questa violenza sull’ammalato, Libera Uscita ha prodotto un modello di “Dichiarazione ai Curanti in caso di affezione da Coronavirus” con una importante postilla in calce nella quale si precisa che la dichiarazione, debitamente sottoscritta, potrà essere presentata a chi si prenderà cura del dichiarante in caso di diagnosi di Covid-19: al medico di base o ai medici di guardia medica o agli Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) o ai medici del pronto soccorso o della terapia subintensiva. Il dichiarante avrà diritto di esigere che la Dichiarazione sia inserita in cartella clinica. Avrà Inoltre il diritto di rifiutare qualunque terapia (art. 1 della legge 219/2017), nonché di essere assistito con terapie del dolore fino alla sedazione palliativa profonda continua (art. 2 della stessa Legge in vigore dal 31 gennaio 2018). Maria Laura Cattinari – presidente Filippo D’Ambrogi – vicepresidente 13/11/2020 Scarica la Dichiarazione ai Curanti in formato PDF
Il Ministero della Salute ha provveduto all’istituzione della Banca Dati Nazionale delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), secondo quanto previsto dalla Legge 219/2017. In questi giorni, dagli Uffici d’Anagrafe dei Comuni, giunge a cittadine e cittadini la comunicazione che si sta provvedendo alla trasmissione delle DAT alla Banca Dati Nazionale. Prima il nome del Disponente e del Fiduciario e, solo a seguire, sarà inviata copia scansionata del documento stesso. Purtroppo, apprendiamo che verrà comunicato solo il nome del Fiduciario e non anche quello del Fiduciario supplente pur se nominato. Mentre, ancor più in un momento come questo, è evidente la necessità che tutte le figure individuate dal dichiarante possano essere prontamente reperibili. Il Supplente viene infatti nominato proprio per cautelarsi nell’eventualità di decesso, di irreperibilita’ o di indisponibilità del primo designato, ai sensi dell’art. 4, c. 3° e 4° della legge. Consapevole di quanto la Figura del Fiduciario sia importante per la corretta interpretazione, da parte dei medici, delle disposizioni sulle cure di fine vita, l’Associazione Libera-Uscita si è fatta promotrice di una lettera al Ministro On. Speranza affinché assicuri l’acquisizione, nella Banca dati Nazionale, anche del nominativo del Fiduciario supplente, se indicato, dando disposizione alle Anagrafi di raccogliere tale nomina. La lettera è stata sottoscritta, tra gli altri, dai seguenti Enti, Istituzioni e Personalità, che di seguito si riportano in ordine alfabetico: Amico Federico Consigliere Regionale Emilia Romagna Andreana Michele Presidente AUSER Modena Ansaloni Romano Cittadinanza Attiva Castelfranco Emilia e Fiorano Modenese Arletti Simona Presidente Abitcoop Ballista Serena Presidente “Unione Donne in Italia” UDI Modena Balugani Giovanna Presidente Associazione CID “Curare il dolore” Banchero Anna Referente sociale Conferenza Stato – Regioni Barani Renza Federconsumatori nazionale Bellavite Vittorio Coordinatore nazionale di “Noi siamo Chiesa” Bellelli Alberto Sindaco di Carpi Bettarini Daniele Sindaco di Buggiano (Pistoia) Calzolari Tamara Assessore welfare Comune di Carpi Camusso Susanna Responsabile politica internazionale e di genere CGIL Caselgrandi Nadia Assessore welfare Comune di Castelfranco Emilia Cattinari Maria Laura Presidente Associazione Nazionale “Libera Uscita” OdV Chiavacci Francesca Presidente Nazionale ARCI Chilosi Anna Maria Presidente Associazione Insieme per vivere (Borgo Taro) Cocco Roberta Assessore alla Trasformazione digitale Comune di Milano Corradi Piero Presidente Ass. Iniziativa Laica Ingauna (Albenga) Costi Maria Sindaco di Formigine Di Franco Lanfranco Assessore Comune di Reggio Emilia Del Maestro Valentino AVIS di Borgo Taro e Albareto Dettori Rossana Segreteria nazionale CGIL Englaro Beppino Presidente Associazione “Per Eluana” Facci Tosatti Adelina Presidente Associazione “No al Dolore” (Borgo val di Taro) Farina Coscioni Maria Antonietta Presidente Istituto Coscioni Roma Fattori Tommaso Consigliere Regionale Toscana Ferrari Lucio Presidente ANPI Modena Gargano Giovanni Sindaco di Castelfranco Emilia Gozzi Manuela Segretaria provinciale CGIL Modena Lamazzi Annalisa Presidente ARCI Modena Mariani Roberto Sindaco di Stagno Lombardo (Cremona) Marzo Nicola Presidente Associazione LucidaMente (Bologna) Matacena Enrico Coordinatore Circolo UAAR Modena Mori Maurizio Presidente Consulta di Bioetica Onlus Muzzarelli Gian Carlo Sindaco di Modena Nanetti Federica Presidente Unione dei Comuni del Sorbara Pagliani Armando Assessore per Formigine città ordinata Piccinini Morena Già Presidente Nazionale INCA CGIL Pinelli Roberta Assessore welfare Comune di Modena Pisu Alessandra Presidente Associazione “Walter Piludu” ETS-APS ( Cagliari) Pizzigoni Giorgio Presidente Centro Timossi Borgo val di Taro (Parma) Pollastrini Barbara Parlamentare Rinaldi Alfonsina Già Parlamentare Rossi Diego Sindaco di Borgo Val di Taro (Parma) Salsi Giorgio Direttore Istituto Laici Italiani Sabattini Luca Consigliere Regionale Emilia Romagna Silvestri Simona Presidente di Iniziativa Laica (Reggio Emilia) Taccini Gianluca Vicesindaco di Nonantola (Modena) Trojsi Giorgio Direttore Generale Associazione VIDAS Milano Turco Livia Già Parlamentare Vaccari Stefano Già Parlamentare Vescovi Stefano Sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia) Zironi Luigi Sindaco di Maranello (Modena)
In occasione della presentazione della denuncia dei redditi, anche quest’anno, le/i cittadine/i possono scegliere a chi destinare l’8 x 1000, il 5 x 1000 ed il 2 x 1000. Libera Uscita è iscritta nell’elenco delle “Organizzazioni di volontariato di cui alla L.R. n. 12/2005” dell’Emilia-Romagna. Coloro i quali vogliono contribuire all’attività di Libera Uscita, ovunque siano residenti, sul territorio nazionale, possono semplicemente compilare la sezione dedicata al 5 x 1000 all’interno dei moduli per la dichiarazione dei redditi (riportati sia sulla Certificazione Unica, che sul mod. 730 e sul Modello Unico persone fisiche), inserendo nell’apposito spazio dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzative di utilità sociale,ecc…” il codice fiscale di Libera Uscita 97291260582 e quindi apporre la propria firma. Grazie a Tutte e Tutti del vostro sostegno!!!
Nel recente documento della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) si affronta il problema delle terapie intensive divenute ingestibili, pensando a protocolli che privilegino chi, colpito da insufficienza respiratoria da Covid-19, ha più possibilità di sopravvivere. Nessuno mette in discussione il coraggio, la generosità e la solidarietà che anima tante persone, non solo tra i medici, ma anche tra i malati: tra questi ultimi, alcuni certamente, già molto avanti negli anni o con malattie pregresse, non vorrebbero essere ricoverati in terapia intensiva, preferendo lasciare un posto libero a chi, più giovane o in salute, possa avere maggiori speranze di sopravvivenza. C’è senza dubbio chi, in caso di aggravamento delle proprie condizioni, chiederebbe piuttosto di essere assistito con una sedazione palliativa profonda continua fino alla fine che, di certo, non si farebbe attendere a lungo in un quadro di insufficienza respiratoria grave. Una cosa però è dare seguito alle libere scelte individuali – che, se motivate da ragioni altruistiche, meritano un rispetto ancora maggiore – tutt’altra, invece, è prevedere protocolli che distinguono tra chi ha più o meno diritto ad accedere alle cure. La legge 219/2017 consente a tutti di comunicare per tempo, al momento della diagnosi, se, in caso di grave insufficienza respiratoria si desidera o meno essere trasportati in una terapia intensiva. Dispiace davvero che nel documento della SIAARTI, relativo all’attuale emergenza, non sia presente un solo accenno, anche breve, a quell’autodeterminazione terapeutica per cui anche la stessa SIAARTI, in diverse occasioni, ha mostrato un concreto impegno. Anche la Società Italiana di Cure Palliative (SICP), pronunciandosi a sostegno del Documento della SIAARTI, non pare aver fatto alcun riferimento al diritto della persona di scegliere se essere o meno ricoverata in una terapia intensiva. Nessuna emergenza può far strame del diritto all’autodeterminazione sulle cure che con tanta fatica abbiamo ottenuto. Sappiamo che, fino a pochi giorni fa, la media d’età delle persone decedute si aggirava intorno agli ottant’anni. Ci domandiamo quante persone sopra agli ottanta, ricoverate in terapia intensiva, ne siano uscite vive ed in quali condizioni. Quante di quelle persone avrebbero scelto la terapia intensiva se solo fosse stato loro chiesto il consenso per il ricovero e prospettato la possibilità di un’ assistenza palliativa? Abbiamo terapie intensive ingestibili, pensiamo a protocolli che privilegino chi ha più possibilità di uscirne vivo e non si è ritenuto indispensabile a monte raccogliere il consenso informato delle persone con diagnosi di Covid19. Articoli 1, 2, 5 della legge 219/2017. Libera Uscita Modena 18 Marzo 2020 _________________________________________________________________ AGGIORNAMENTO: pubblichiamo di seguito i link ai documenti della SIAARTI (al quale si fa riferimento nel nostro comunicato stampa) e della Accademia Svizzera delle Scienze Mediche, contenenti le raccomandazioni sulle procedure da seguire nell’accettazione di pazienti nelle terapie intensive in caso di scarsità di risorse (come è per l’attuale situazione di pandemia da COVID-19). Esprimiamo il nostro apprezzamento per il rilievo preminente dato all’autodeterminazione della persona nel documento dell’Accademia Svizzera delle Scienze Mediche, cosa che avremmo voluto leggere anche nel documento della SIAARTI. LINK AL DOCUMENTO SIAARTI LINK AL DOCUMENTO ACCADEMIA SVIZZERA DELLE SCIENZE MEDICHE _________________________________________________________________ AGGIORNAMENTO: Sulla Gazzetta di Modena è stato pubblicato un articolo ispirato al nostro Comunicato Stampa (per l’articolo completo clicca QUI): _________________________________________________________________ AGGIORNAMENTO: COMUNICATO STAMPA DMD CATALANA: Premessa: sostegno a tutti i lavoratori della sanità impegnati sul fronte covid, che fanno sforzi straordinari per mantenere alta la qualità nell’attenzione alle persone affette. Si sono ben meritati gli applausi dai balconi. Continueremo a chiedere che la nostra sanità pubblica abbia le risorse e gli investimenti per affrontare qualunque momento di crisi in sicurezza. Comunicato: 1-vogliamo ricordare che in tutte le circostanze, compresa questa, il diritto a morire degnamente è un diritto che non può cadere nell’oblio 2-i diritti dei pazienti che aiutano a morire con dignità e che sono riconosciuti dalla legge catalana 21/2000 e dalla legge spagnola 41/2002, oltre che dall’art.20 dello statuto della Catalogna,che riconosce il diritto a vivere con dignità il processo della morte, vanno rispettati; in particolare: – l’informazione clinica, vera e comprensibile per consentire di scegliere al meglio per noi; – il diritto al consenso informato; – l’obbligo di soddisfare le indicazioni delle DVA da parte del personale sanitario; -il diritto a ricevere una terapia del dolore e le cure palliative nel luogo dove siamo. La giunta della DMD cat. _________________________________________________________________ AGGIORNAMENTO: DICHIARAZIONI RILASCIATE DAL MEDICO E DEPUTATO GIORGIO TRIZZINO (M5S): Coronavirus: TRIZZINO (M5S), garantire anche cure palliative (ANSA) – ROMA, 26 MAR – “Nei reparti di terapia intensiva quasi mai coesistono perizia rianimatoria e competenza palliativistica. Non e’ mai stato cosi’ nemmeno prima dell’emergenza; ma adesso questa dissociazione appare piu’ critica, urgente, drammatica. Per questo sento il dovere di stigmatizzare ogni atteggiamento di negazione ed ogni scelta volta alla rimozione dell’assistenza al buon morire. Per questo non esito a giudicare criminale ogni scelta organizzativa di sopprimere e riconvertire le strutture adibite all’erogazione di cure palliative, come gli Hospice o il mancato potenziamento dell’assistenza domiciliare palliativa. In una contingenza come questa, le scelte miopi generano vittime; la trascuratezza dei diritti acquisiti, come quella al buon morire, diventa scelleratezza; le programmazioni sanitarie omissive di tutto questo, sono semplicemente disumane”. Lo afferma Giorgio TRIZZINO di M5S e medico. “E’ ovvio che in questo momento lo sguardo di tutti noi e’ rivolto al fondo del tunnel, dove aspettiamo con ansia che si presenti un barlume luminoso. Ma se richiamo l’attenzione ad un aspetto ad oggi trascurato di questo dramma inusitato e’ perche’ tale aspetto non puo’ in nessun modo essere considerato avulso dallo stesso dramma ed e’ necessario risolverlo immediatamente. Morire male di CoVid-19 e’ una realta’ dai numeri spaventosi, che disegna il profilo di una tragedia dentro la tragedia. Siamo chiamati a porvi rimedio, anche se per molti e’ gia’ troppo tardi”, conclude. (ANSA). FLB 26-MAR-20 19:39 NNNN _________________________________________________________________ AGGIORNAMENTO: TRADUZIONE DI UN ARTICOLO DELLA CMAJ SULL’IMPORTANZA DELLE CURE PALLIATIVE DURANTE L’EMERGENZA COVID-19 La CMAJ è la principale rivista di medicina generale Canadese, fonte di informazione per i medici in Canada. Articolo tradotto: Cure palliative […]